Il ciclismo su strada è una vetrina milionaria, anche se molti non se ne rendono conto. Basta guardare certi numeri: il ciclista più pagato al mondo oggi guadagna cifre che pochi atleti di altri sport possono permettersi. Parliamo di stipendi da calciatori, non di semplici premi a tappe o magliette pubblicitarie. La vittoria di una grande classica o di una tappa al Tour non basta più: chi comanda sono i contratti lunghi e le aziende sponsor che hanno scelto i volti più forti del gruppo.

Se stai pensando di saperne di più perché hai deciso di pedalare sul serio o sei solo curioso di capire come arrivano certi soldi nel ciclismo moderno, sei nel posto giusto. Qui si parla di nomi, cifre vere e retroscena che spesso i media non raccontano. E il bello? Alcuni dettagli fanno davvero impallidire chi pensa che la bici sia solo fatica e passione.

Chi è oggi il ciclista più pagato al mondo

Qui non c’è una vera sorpresa: il nome che domina ogni classifica stipendio è Tadej Pogacar. Lo sloveno della UAE Team Emirates, oltre ad essere uno dei più forti in gara, è anche il ciclista più pagato al mondo. Il suo stipendio base raggiunge circa 6 milioni di euro all’anno secondo fonti del settore. Se sommiamo premi gara, bonus, e sponsorizzazioni personali, può superare facilmente i 7-8 milioni di euro.

Pogacar ha iniziato a battere record di ingaggio quasi subito, appena ha dimostrato di poter vincere tutto: Tour de France, Monumenti, corse di una settimana. La UAE ha puntato fortissimo su di lui, con un contratto blindato fino a fine 2027. Questo vuol dire continuità di guadagno e molto più potere nella scelta del calendario rispetto a tanti altri colleghi.

PosizioneNomeSquadraStipendio stimato annuo (€)
1Tadej PogacarUAE Team Emirates6.000.000
2Jonas VingegaardVisma-Lease a Bike5.500.000
3Remco EvenepoelSoudal Quick-Step4.500.000

Il dato interessante è che ormai non è solo la vittoria a fare la differenza, ma la capacità di attrarre sponsor, media, e nuovi tifosi. Tadej non è solo forte: è il volto perfetto per vendere bici, abbigliamento e pubblicità. Ecco perché lo stipendio del ciclista più pagato non fa che salire, anno dopo anno.

  • Pogacar ha firmato il contratto più lungo e garantito fra i top rider attuali.
  • Il suo cachet supera ormai grandi campioni del passato come Froome e Sagan.
  • La visibilità sui social, gli spot e i video promozionali sono una parte essenziale del suo valore agli occhi delle aziende.

Sul podio dei più pagati vediamo sempre nomi di vincitori di grandi giri o mondiali, ma nessuno per ora riesce a battere Pogacar sulla busta paga!

Quanto guadagna: numeri e confronto

Quando si parla di soldi nel ciclismo, il primo nome che spunta fuori oggi è quasi sempre quello di Tadej Pogacar. Il suo ingaggio con la UAE Team Emirates è balzato oltre i 6 milioni di euro netti all'anno dal 2022, senza contare i bonus e gli sponsor personali. Praticamente, ogni mese percepisce più di mezzo milione di euro solo di stipendio base. Questo lo rende il ciclista più pagato al mondo attualmente, con un distacco netto su tutti gli altri.

Per avere un'idea precisa, guarda questi numeri (dati aggiornati al 2024):

CiclistaSquadraStipendio annuo (euro)
Tadej PogacarUAE Team Emirates6.0 milioni
Jonas VingegaardVisma-Lease a Bike4.5 milioni
Primoz RoglicBORA-hansgrohe4 milioni
Remco EvenepoelSoudal-Quick Step4 milioni
Wout van AertVisma-Lease a Bike3 milioni

Solo dieci anni fa, cifre così esistevano solo nel calcio o nella Formula 1. Allora il corridore top, tipo Chris Froome, non superava i 4 milioni annui. Ora, grazie all'arrivo di sponsor arabi e progetti a lungo termine, i salari sono esplosi, almeno in cima alla gerarchia.

Per fare un confronto con altri campioni, Peter Sagan all’apice della carriera toccava i 6 milioni di euro, ma parliamo di uno showman fuori dal comune e con contratti di marketing speciali. La differenza oggi è che ai big attuali serve davvero vincere e tenersi costanza, perché gli sponsor li scelgono meno per il personaggio e più per i risultati veri (Giri, Tour e grandi classiche).

Attento però: la piramide è molto ripida. Il 90% dei professionisti guadagna molto meno, spesso tra 50.000 e 150.000 euro l'anno. Solo pochissimi arrivano a quelle cifre top, quasi sempre grazie a vittorie di peso mondiale o ruoli da capitano nel team.

Da dove arrivano tutti quei soldi

Forse ti sorprende, ma lo stipendio del ciclista più pagato non viene solo dal team. La fetta più grossa arriva dai contratti pluriennali con le squadre, certo, ma a portare su i guadagni sono sponsor personali, premi gara e bonus di ogni tipo.

Per capire meglio, guarda qui sotto dove finiscono i soldi più importanti:

  • Stipendio base: la squadra paga lo stipendio annuo, spesso per 3-4 anni di contratto.
  • Sponsor personali: scarpe, caschi, orologi, integratori… Ogni sponsor paga per la visibilità del campione fuori dalle corse.
  • Premi gara: chi vince una tappa importante o una classica può incassare da 10.000 a oltre 500.000 euro solo di premio.
  • Bonus squadra: il team spesso “premia” chi porta punti nell’UCI World Ranking, perché servono per i diritti tv e le sponsorizzazioni future.
  • Diritti d’immagine: alcuni top rider prendono richieste dirette per eventi, spot tv, social… Ed è un business a sé.

Per farti un esempio pratico, di recente Tadej Pogacar (lui oggi è considerato il ciclista più pagato) prende tra 6 e 7 milioni di euro l’anno solo come stipendio UAE Emirates, ma con bonus e sponsor personali si parla di oltre 9 milioni all’anno.

FonteStima annua T. Pogacar (€)
Stipendio squadra6.000.000
Sponsor personali2.000.000
Premi gara e bonus1.000.000+

Un dettaglio poco noto: i premi vinti in corsa (tipo Tour de France) spesso vengono poi divisi tra compagni di squadra e staff. Però i bonus personali e gli sponsor restano tutti al campione.

Vale la pena dire che, rispetto agli anni ‘90 o ai primi 2000, adesso i veri soldi li fanno i pochi che dominano tutto l’anno, non più i semplici passisti o gregari di lusso. Il marketing e la presenza in social hanno cambiato le regole, e chi sa vendersi fuori dalla bici può arrivare a guadagnare quanto un grande calciatore.

Cosa fa la differenza negli stipendi dei ciclisti

Cosa fa la differenza negli stipendi dei ciclisti

I soldi nel ciclismo non girano solo grazie alle vittorie. Certo, se vinci il Tour de France la tua busta paga cresce, ma non è questo il fattore che decide tutto. Gli stipendi più alti dipendono da diversi elementi mescolati insieme: talento, visibilità, carattere mediatico e, inutile negarlo, la nazionalità. Facciamo chiarezza con dati concreti.

Uno come Tadej Pogacar prende tanto non solo perché vince, ma perché è un fenomeno anche fuori dalla bici: social, sponsor personali, capacità di parlare davanti alle telecamere. I team oggi vogliono un campione che possa vendere maglie, biciclette e rendere la squadra appetibile agli investitori.

  • Ciclista più pagato: avere titoli importanti come il Tour, Giro o Vuelta cambia tutto, ma spesso il “pacchetto completo” vale di più.
  • Multinazionali sponsor: i grandi team hanno dietro colossi come UAE, INEOS o Jumbo. Il budget cresce e con lui gli stipendi top dei leader.
  • Immagine pubblica: chi sa comunicare correttamente, usa i social e si costruisce una fanbase amplia i guadagni (vedi Evenepoel o Van der Poel).
  • Paese di provenienza: i ciclisti di Paesi con un forte mercato interno (Italia, Francia, Belgio) spesso attirano più sponsor e interesse.

Uno sguardo ai dati conferma tutto: ecco una tabella con alcuni ingaggi pubblici degli ultimi due anni tra i big peloton:

NomeTeamStipendio annuo
(milioni di euro)
Tadej PogacarUAE Team Emirates6
Jonas VingegaardVisma | Lease a Bike4
Remco EvenepoelSoudal–Quick-Step3.5
Primoz RoglicBORA-hansgrohe3.2
Mathieu van der PoelAlpecin-Deceuninck2.5

Un dettaglio spesso ignorato? I gregari e i domestique viaggiano spesso sotto i 200.000 euro annui, mentre il “ciclista più pagato” supera i 5 milioni senza problemi. Questo gap enorme nasce da un mix di risultati, presenza sui media, gestione dei rapporti con gli sponsor e capacità di essere sempre al centro della scena sia in corsa che fuori. Chi riesce a stare in alto su tutti questi fronti, si stacca nettamente dal gruppo anche sul conto in banca.

Curiosità e retroscena dai contratti top

I contratti dei big del ciclismo hanno dettagli che ai comuni mortali spesso sfuggono. Non si tratta solo di uno stipendio fisso: nei patti entrano premi legati ai risultati, bonus personali, sponsor privati e una marea di clausole speciali. Prendiamo il caso di Tadej Pogacar, che è il ciclista più pagato al mondo: il suo contratto con UAE Team Emirates vale più di 6 milioni di euro l'anno, ma può arrivare a 9 milioni considerando premi e sponsorizzazioni personali. Niente male, considerando che fino al 2017 nessuno superava i 3 milioni di euro annui.

Una delle parti più curiose riguarda i bonus extra: molti top rider hanno accordi per gli obiettivi stagionali, tipo vittoria al Tour, podio alle Classiche Monumento o presenza in determinate gare "di visibilità" per gli sponsor. Alcune squadre pagano anche cifre extra per la presenza a eventi e fiere o per la partecipazione alle campagne social ufficiali con prodotti degli sponsor. C'è pure chi guadagna più da Instagram che da una tappa di montagna.

CiclistaSquadraStipendio base (€)Bonus stimati (€)
Tadej PogacarUAE Team Emirates6.000.0003.000.000
Jonas VingegaardTeam Visma | Lease a Bike4.500.0002.000.000
Remco EvenepoelSoudal-Quick Step4.000.0001.500.000

Un altro aspetto che spesso viene nascosto: i diritti d'immagine. Alcuni firmano contratti che lasciano carta bianca alla squadra, ma altri – soprattutto i big – conservano i diritti personali, che sfruttano per collaborazioni extra (pensate agli spot di Pogacar con brand tech o alle capsule collection di Evenepoel).

Attenzione anche alle penali: chi rompe il contratto prima del tempo rischia multe altissime, come successo in passato con corridori che hanno litigato con il team o sono passati improvvisamente a una rivale. E poi c’è la questione “ambasciatori”: alcuni guadagnano fino a 100.000 euro l’anno in più per fare da testimonial in eventi aziendali fuori stagione, anche solo per essere presenti e stringere mani a sponsor e VIP.

  • I migliori stipendi sono protetti da riservatezza contrattuale: trapelano solo grazie alle fughe di notizie o a cause in tribunale.
  • Alcune squadre versano una parte dello stipendio in fondi pensionistici per i corridori.
  • Non tutti i bonus sono legati alle vittorie: esiste anche il premio "fedeltà" per chi resta più anni nella stessa squadra.

Insomma, i campioni delle due ruote non pedalano solo per la gloria. Il ciclismo di oggi è una vera azienda, e chi firma i contratti top si ritrova spesso a trattare dettagli più da manager che da sportivo.

Consigli per chi sogna una carriera nel ciclismo

Sfatiamo subito un mito: non serve nascere in Belgio o in Italia per arrivare al top, ma serve una determinazione fuori dal comune. Partire presto aiuta. Oggi tanti pro iniziano a gareggiare già a 10-12 anni nelle categorie giovanili, e chi spicca viene notato presto dalle squadre Under 23.

  • Puntare sulle corse giovanili ufficiali porta visibilità: il Trofeo Buffoni, il Giro della Lunigiana e la Parigi-Roubaix junior lanciano davvero i migliori. Segui sempre il calendario delle prove importanti.
  • Allenarsi bene vuol dire puntare sulla qualità: programma almeno 5-6 uscite a settimana, alternando fondo, salite intense e qualche allenamento specifico a cronometro. Un preparatore bravo può fare la differenza.
  • Investi negli strumenti giusti: un misuratore di potenza e un computer per bici aiutano a controllare i miglioramenti giorno per giorno. Quasi tutti i pro oggi li usano anche in allenamento, non solo in gara.
  • Non serve avere il fisico da Hulk, ma peso forma e resistenza contano più della forza bruta. Tadej Pogacar, il ciclista più pagato dei giorni nostri, pesa solo 66 kg per 1,76 metri.
  • Impara bene l’inglese: tutte le squadre WorldTour parlano inglese in riunione o durante le gare. Pure la stesura di un contratto richiede almeno le basi.

Per rendere le cose ancora più chiare, ecco a quanto ammontano gli stipendi medi, dalla categoria giovanile fino al top WorldTour:

CategoriaFascia di guadagno annuoNote
Juniores0 - 2.000€Rimborsi e piccoli premi gara
Dilettanti (U23)1.000 - 10.000€Più premi tappa, sponsor locali
Continental5.000 - 40.000€Primi stipendii veri, spesso integrati da premi
WorldTour60.000 - 200.000€Stipendio minimo, possono arrivare facilmente molto oltre
Top rider2.000.000 - 6.000.000€I più pagati, grazie a sponsor e ingaggi esclusivi

Nessun risultato arriva senza fatica, e spesso non bastano solo le gambe. I contatti contano: crea una rete tra allenatori, ex pro e procuratori. Un manager serio può davvero spostare la tua carriera di livello. E ricordati: la scuola è una garanzia importante, perché le carriere si possono interrompere all’improvviso.

Ultima chicca: sponsor e social fanno la differenza anche per i giovani. Se ti presenti bene su Instagram e TikTok, oggi piaci anche ai team, che cercano atleti capaci di muovere il pubblico. Racconta bene la tua storia, senza inventare nulla, e già solo così hai qualche chance in più.